Percorro avanti e dietro la S.S. 652 da anni.
La S.S. 652 è la Fondo Valle Sangro, una delle peggiori grandi opere che da abruzzesi dobbiamo agli antichi vizi della politica italiana. La percorro da anni ma ogni volta che arrivo a Bomba, non posso fare a meno di voltarmi verso quello che rimane uno degli sfregi più violenti e drammatici al territorio del fiume: un viadotto interrotto, scheletro di cemento che nessuno ha mai avuto il coraggio di tirare giù una volta per tutte per restituire allo spazio di colline, nuvole e cielo che insegue il sole verso occidente, verso Torricella Peligna, paese d’origine di John Fante, la sua dignità.
In un qualche altro ieri ho voluto trovare il tempo di fermarmi e salire sul mostro: volevo vederlo una volta come si deve, guardarlo da dentro, per tentare di capire come e perché, ma nessuna risposta plausibile è arrivata al mio orecchio. E ho scelto di lasciarlo alle spalle ancora una volta per andare – io, della montagna – a respirare un po’ di mare aperto.